04 - Via Dei Condotti
Finita la ripida discesa della selva, si arriva in una lunga strada bianca che, sia a destra che a sinistra si chiama strada dei condotti. Si incontrano subito degli orti sapientemente coltivati e per terra la stradina bianca è costellata di pezzi di ceramica di diversi colori e misure, come se il fondo fosse stato costruito utilizzando anche materiali non edili. A volte si possono ricostruire a mosaico interi elementi decorativi.
Proseguendo lungo la strada, questa curva a sinistra , girando sotto alla Villa Servici e a i fondi Servici e Molaroni e questa è un’area che ci riporta al tempo dei romani. Sono sempre meno visibili a causa della divisione del terreno in tanti piccoli orti, ma ancora è possibile vedere i pozzetti dell'antico Acquedotto Romano.
Una straordinaria ed efficace opera portava l'acqua da Novilara a tutta la città. Evidentemente le fertili terre individuate dai piceni furono rese più produttive dalla irrigazione che ancora oggi serve non solo la zona ma persino Pesaro. L’acqua infatti arrivava un tempo fino alla fontana nella piazza centrale della città; poi, per una modifica dell’acquedotto necessaria alla viabilità da Fano, ora arriva fino alle spiagge di Fosso Sejore.
L’acquedotto non è visitabile ma le foto scattate da un gruppo di speleologi ne rivelano la straordinaria bellezza. Peccato oggi non poter più percepire un paesaggio libero da intoppi visivi che fino a non tanto tempo fa lasciava vedere la linea netta dei pozzetti che scendevano dal monte di Novilara.
Oggi questa zona è piena di costruzioni più o meno ingombranti, sulla testa sfrecciano le auto e i mezzi pesanti sull’autostrada e ci sentiamo piccoli non davanti alla natura e alla sagoma di Novilara ma sotto il grande ponte che sorregge gli automobilisti. Ai rumori dei lavori dei campi si sovrappone molto più forte quello della velocità e dei motori.